lunedì 25 ottobre 2010

Quando non c'era "Zelig"

• LO SPASIMANTE DI MARONILLA

Gemello vuol sposare Maronilla,
la brama e la corteggia assiduamente,
la prega e le fa doni.
«Ma è veramente così bella?»
«Macché! non v'è nulla di più brutto.»
«Cos'ha dunque che piace e attira tanto?»
«Essa tossisce per tubercolosi.»

• A UN BEONE

Chi crede che Acerra puzzi
del vino ieri bevuto,
s'inganna:
Acerra continua a bere
sino alle luci dell'alba.

• SEMPRE INDECISO

Mentre tu hai studiato
ora per far l'avvocato,
ora l'insegnante
e ancor chiaro non vedi
che cosa esser tu vuoi, o Lauro,
son già passati gli anni
di Peleo, di Priamo e di Nestore
e sarebbe già tempo,
se tu volessi andare in pensione.
Comincia, se hai talento e volontà,
nel corso dell'anno sono morti
già tre professori.
Se a fare l'insegnante non ti va,
ecco: i fori fervono di liti:
or anche la statua di Marsia
potrebbe far l'avvocato.
Rompi gl'indugi, suvvia!
Fino a quando ci farai aspettare?
Mentre ancor esiti su che cosa fare,
potresti, o Lauro, non esser più.

• UN MARITO STUFO DELLA MOGLIE

Licoride, o Fabiano, ha seppellito
ad una ad una tutte le sue amiche:
o diventasse di mia moglie amica!

• LE PROMESSE NOTTURNE DI POLLIONE

Quando hai bevuto per l'intera notte,
prometti mare e monti,
ma al mattino tu non dài una cicca.
Pollione, ti prego,
bevi soltanto di mattina.

• I DUE SAGGI

Tu Prisco vorresti aver per sposo:
non ne stupisco, Paola: sei saggia.
Ma Prisco di te non vuol sentirne:
ed è saggio anche lui.


Marco Valerio Marziale --- Bilbilis, Spagna Terragonese 40 d.C. ca – 104 ca ---

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