martedì 21 dicembre 2010


L'ho detto che ODIO le feste?
No perché se non l'avessi ancora detto sarebbe una mancanza insopportabile; è un punto fondamentale della mia personalità. ODIO le feste.
Ma cazzo..tutti voi che lavorate, che studiate, che cazzeggiate e non avete altro tempo per cazzeggiare se non le feste..perchè quando si presentano non lo fate?
Ma non avete voglia di vedere qualcosa di diverso dal vostro vialetto di casa? Non sentite l'esigenza di scoprirlo almeno un pò, in pillole, questo cavolo di mondo in cui siete solo ospiti?
Cioè..siamo tutti ospiti, non padroni checchè ne pensiate. Abbiamo un tot di tempo per stare qui e lo sprechiamo a non fare una ceppa, a uniformarci alla società che ci vuole tutti lavoratori a testa china per portare a casa la pagnotta, per pagare i mutui, per pagare gli assegni di mantenimento alle mogli, le tasse, le pensioni ai parlamentari; il tutto mi può stare anche bene..c'è molta gente che sta peggio in effetti..ma cavolo..quello che non riesco a capire è perchè non c'è la voglia di viversela la vita.
Dove è la voglia di scoprire? Di fare? Di andare?
Quando vedo mio padre, 63 anni, e gli chiedo perchè lui e mia madre non si vanno a fare una vacanza, anche in Italia, una crociera, a vedere qualcosa che non sia solo il Monte Fumaiolo in cui siamo andati in tenda per 20 anni, mi sento rispondere che non hanno il tempo, che ci sono i nipoti, i genitori da badare e mille altri piccoli impedimenti. Sono pensionati, entrambi..hanno lavorato una vita e ora che avrebbero tutto il tempo e per fortuna anche la salute per godersela non lo fanno. C'è rassegnazione. Mancanza di voglia, oppure solo di forze..chissà..e facendo leva su questo argomento li potrei anche capire, nonostante veda gli occhi di mia madre ancora desiderosi di godersi la sua tanto agognata pensione.
La cosa che mi fa imbestialire però è quando vedo questa non voglia di conquista nei giovani. No dico...ma che chetto aspettate? Di crepare prima?
Forse non sono normale io, ma la mia Prima Priorità nella vita è vivermela combattendo ogni santo giorno contro la noia, la routine che è bella solo a piccole dosi, cercando di non adagiarmi mai. Vi assicuro che è una cosa difficilissima specie poi quando ogni decisione solo mia, niente altro che mia, viene sottoposta al vaglio e al sommo giudizio del genitore, del moroso, dell'amico e del primo che si sente in dovere di dire la sua.
Se c'è una cosa che so di me è che ho sempre voluto "andare". Ogni scusa, momento è buono per farlo e mi piacerebbe farlo con le persone a cui voglio bene. Senza tante "pippe", "ma", "però", eccetera. Tutto il resto: le abitudini, il lavoro, i progetti seri, i mutui, i matrimoni, i figli..tutta sta roba viene dopo e di sicuro va inserita a dovere nel filone di pensiero che ha come parole chiave "andare, vivere, fare". Altrimenti..probabilmente meglio soli che male accompagnati.
Forse la mia missione è questa: avere la forza, quando occorre, di mandare al paese tutto e tutti e fare della vita davvero la MIA, di vita.
Auguri a me.

Buone Feste

sabato 18 dicembre 2010

Che è tutto questo bianco? Si mangia?

È stata una settimana nevosa, non un giorno, una settimana quasi e per noi gente di mare dai climi miti, almeno sulla carta, è un evento.
Lo è per gli automobilisti, per i lavoratori, per chi deve comunque uscire di casa, per i commercianti, per gli studenti delle scuole dell'obbligo e per il Comune; me lo vedo il sindaco che inizia a telefonare per i pochi spalaneve disponibili e inizia a pensare di chiudere le scuole per qualche giorno.
C'è chi impreca, chi gioisce, chi perde le catene lungo le strade e chi va nei fossi.
Nella prima giornata: 40 feriti al pronto soccorso e chissà che fila davanti alla "Sala Gessi" su quelle sedie di legno lungo il muro ai 40 gradi dei corridoi ospedalieri, vestiti come sù in un rifugio ad alta quota. Triplo lavoro in radiologia, la macchina apposita avrà bisogno di un collaudo anticipato.
E le fermate degli autobus? Mai state così affollate.
E la mia via? Mai stata così silenziosa, solo il "truntruntrun" di qualche ABS in funzione all'ultimo secondo prima dello scontro con la macchina davanti o quelle abbandonate lungo la via: la mia era bella e affascinante dietro il cancello di casa; sempre più alta, sempre più SUV.
La vera pecca della neve in una città di mare è la viabilità con il picco raggiunto da un amico con le sue 5 ore Morciano (Cattolica) - Pesaro, incredibile, si poteva arrivare sopra Bolzano. Il guadagno? Ha conosciuto un camionista bolognese e ha ascoltato la partita alla radio sperimentando la dote della pazienza.
L'ovvio è domandarsi: ma dove nevica davvero tutto l'inverno, come fanno? Secondo me non è tanto questione di mezzi per pulire o non pulire le strade (sicuramente ne hanno di più e tutto è molto più organizzato per forza di cose; d'altronde noi siamo abili e organizzati a disporre bene in fila gli ombrelloni e i lettini), è questione che qua abbiamo una pala o un badile in rapporto di 1:20 famiglie e spalare la neve dal vialetto per far uscire la macchina è fatica, così come è fatica spalare la neve sul marciapiede. Si si, lo so che magari il marciapiede è comunale, ma sta davanti il nostro portone no? Non so, a me basta sapere che quel pezzo di marciapiede serve perloppiù a me, che dal vialetto esce la mia macchina e niente altro, olio di gomito.
Poi viene la pazienza, la temperanza, il ricordarsi del trasporto pubblico (per quanto sicuramente insufficiente), ricordarsi che siamo in una località turistica marittima e non montana (con le ovvie conseguenze), la buona pace di pensare che se non hai le catene non puoi prendere la macchina pena la caduta in un fosso oppure stare moooooolto attento e affidarsi a qualche santo cristiano o dio pagano e mettersi nell'ottica che se in un posto proprio non ci puoi andare, si fa una telefonata e non ci si va. Nessuno è abituato a questi eventi qui. Il dentista, il datore di lavoro, l'avvocato, il professore: capiranno. E se non capiscono ci vorrà un respiro profondo e una partenza almeno un'ora prima del previsto.
Tutto il resto è una vita più rallentata, più inaspettata...senza per forza vedere questa cosa come Il Male in persona.

Oggi c'è un sole splendido, il solito inverno tornerà presto.
Macchina fotografica, ironia e gambe in spalla; è sabato.

giovedì 16 dicembre 2010

On the road


Ci vorrebbe una notte intera per raccontare di Old Bull Lee; per adesso diciamo solo che faceva l'insegnante, e a buon diritto, si può dire, perché passava tutto il tempo a imparare; e le cose che imparava erano quelle che considerava e chiamava << i fatti della vita >>; le imparava non solo per necessità, ma per scelta.

La cosa che odiava di più era la burocrazia di Washington; subito dopo venivano i progressisti; poi i poliziotti. Passava il tempo a parlare e a insegnare agli altri. Jane sedeva ai suoi piedi; io anche; e anche Dean; e in passato anche Carlo Marx. Avevamo tutti imparato da lui. Era un tipo grigio, insignificante, che non si sarebbe notato per la strada a meno di osservarlo attentamente e accorgersi di quel suo cranio pazzo, ossuto, stranamente giovane: un pastore protestante del Kansas pieno di fuoco esotico, straordinario e misterioso. Aveva studiato medicina a Vienna; aveva studiato antropologia, aveva letto tutto; e ora si dedicava al lavoro della sua vita, lo studio effettivo delle cose nella strade della vita e della notte. Si sedette nella sua poltrona; Jane portò da bere, dei Martini. Le tende vicino alla poltrone erano sempre tirate, giorno e notte; quello era il suo angolo. Teneva in grembo i codici Maya e una piccola pistola ad aria compressa che alzava di tanto in tanto per sparare tubetti di benzedrina all'altro capo della stanza. Io continuavo a correre in giro per procurargliene di nuovi. Tiravamo a turno, e intanto parlavamo. Bull era curioso di conoscere le ragioni di questo viaggio. Ci scrutava e sbuffava dal naso, pfum, un suono da serbatoio vuoto.
<< Ora, Dean, voglio che tu ti fermi per un momento e mi racconti cosa fai in giro per il Paese.>>
Dean poté soltanto arrossire e dire: << Ah, be', lo sai come vanno queste cose >>.
<< Sal, cosa ci vai a fare sulla costa occidentale? >>
<< Solo per qualche giorno. Poi devo tornare al college. >>
<< E questo Ed Dunkel? Che tipo è? >> In quel momento Ed stava facendo pace con Galatea in camera da letto; non gli ci volle molto. Non sapevamo cosa dire a Bull di Ed Dunkel. Accorgendosi che non sapevamo niente di noi stessi, Bull tirò fuori tre spinelli e disse di darci dentro, che la cena sarebbe stata pronta di lì a poco.
<< Non c'è niente di meglio al mondo per farsi venire fame. >>

giovedì 9 dicembre 2010

TTuTTTo eTsauriTTo, caRa




Indovina indovinello che ha di uguale st'anno rispetto a quello?
Nulla XD
È il 9 dicembre e nin zo che chetto fare manco st'anno...uhm..c'è qualcosa che non va: ma l'anno scorso non avevo detto che per il prossimo Capodanno avrei pensato a tutto prima? Uhm...
Quindi, siccome ho dormito fino ad ora, ecco il bollettino di guerra; lo stesso dello scorso anno chiaramente! D'altronde...basta dare un'occhiataccia al calendario :D

30 mail (evviva il copia&incolla) + 20 telefonate, più o meno, ad alberghi da Bressanone verso est: Brunico, San Giorgio, pure Dobbiaco dato che c'ero
nei dintorni: Varna, Millan
per poi scendere a sud: Gudon, Chiusa
e un ultimo spicco al nord, disperato: Fortezza, Mezzaselva e sempre più suuuuuuu,anche se non volevo arrivare a Vipiteno..e infatti mi son fermata a Campo dei Trans, ops, Campo di Trens

la Disfatta
Chiaro

"Aò bella! Ma che pretendi? Qua abbiamo le montagne più prenotate della Via Lattea! So' finiti i posti dalla befana dell'anno scorso, aò!"

Non ti rispondono proprio così al telefono (e pure per email, ve lo garantisco :D) ma sotto il dispiacere del “Tci TispiaTCe, TuTTTo eTsauriTTo” spunta il ghigno velato di Benedetto XVI MaTzinger, lo sento XD ...e han pure ragione ma...oh! È bello provarci sempre, il mio sport preferito degli ultimi anni in questa stagione è proprio la Porta in Faccia Sudtirolese..
...solida, naturale ed ecologica.
Come loro.

Ps: adesso sto vagliando l'ipotesi rifugio,
chissà che non riesca a congelarmi in santa pace ad alta quota XD
per la vita.

giovedì 2 dicembre 2010

I Pearl Jam curano tutto, sempre.