giovedì 21 ottobre 2010

Tra il divano e il letto


È un pò di tempo che la sera quando decido di andare a ninna, invece di seguire le mollichine di pane che Morfeo mi ha piazzato verso la camera, faccio solo quei due passi necessari che mi dividono dal divano e mi ci sdraio.
Il rito è questo: mi avvolgo in millemila coperte, mi sdraio, sistemo i cuscini sotto la mia regal capa, sistemo il telecomando e il cellulare in modo tattico da non dover piu far uscire all'aria fredda della mia mansardina le dita della mano, posiziono in una location adatta il telecomando del condizionatore/riscaldamento (posizione tale da non dovermi alzare ma abbastanza lontana da resistere il più possibile dal sparare aria calda a manetta a 30 gradi..sapete..costa XD ), accendo la tv su un canale a caso e sicuro sicuro massimo 15 minuti dopo mi addormento.
Aaaaaaaaaaaaaaah che goduria!
...direte voi
E INVECE NO!
Perchè poi il passaggio verso le 2, 2.30 di notte dal divano al lettone con tappa obbligata alla tazza del bagno , piu freddà che mai, è terRrRrRrRrRribile.
E si rischia, come stanotte, di non riprendere sonno fino alle 3.40 e di rimanere disperati ad ascoltare Radio Deejay con solo la testa che esce dal piumone.

Ah, stanotte in replica Platinette parlava con uno psicologo che la sera fa la Drag queen in quel di MIlano, con tanto di pizzetto e un repertorio che include Björk. Qualcuno lo conosce? Magari mi faccio dare delle pillole per dormire...uhm

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