giovedì 16 dicembre 2010

On the road


Ci vorrebbe una notte intera per raccontare di Old Bull Lee; per adesso diciamo solo che faceva l'insegnante, e a buon diritto, si può dire, perché passava tutto il tempo a imparare; e le cose che imparava erano quelle che considerava e chiamava << i fatti della vita >>; le imparava non solo per necessità, ma per scelta.

La cosa che odiava di più era la burocrazia di Washington; subito dopo venivano i progressisti; poi i poliziotti. Passava il tempo a parlare e a insegnare agli altri. Jane sedeva ai suoi piedi; io anche; e anche Dean; e in passato anche Carlo Marx. Avevamo tutti imparato da lui. Era un tipo grigio, insignificante, che non si sarebbe notato per la strada a meno di osservarlo attentamente e accorgersi di quel suo cranio pazzo, ossuto, stranamente giovane: un pastore protestante del Kansas pieno di fuoco esotico, straordinario e misterioso. Aveva studiato medicina a Vienna; aveva studiato antropologia, aveva letto tutto; e ora si dedicava al lavoro della sua vita, lo studio effettivo delle cose nella strade della vita e della notte. Si sedette nella sua poltrona; Jane portò da bere, dei Martini. Le tende vicino alla poltrone erano sempre tirate, giorno e notte; quello era il suo angolo. Teneva in grembo i codici Maya e una piccola pistola ad aria compressa che alzava di tanto in tanto per sparare tubetti di benzedrina all'altro capo della stanza. Io continuavo a correre in giro per procurargliene di nuovi. Tiravamo a turno, e intanto parlavamo. Bull era curioso di conoscere le ragioni di questo viaggio. Ci scrutava e sbuffava dal naso, pfum, un suono da serbatoio vuoto.
<< Ora, Dean, voglio che tu ti fermi per un momento e mi racconti cosa fai in giro per il Paese.>>
Dean poté soltanto arrossire e dire: << Ah, be', lo sai come vanno queste cose >>.
<< Sal, cosa ci vai a fare sulla costa occidentale? >>
<< Solo per qualche giorno. Poi devo tornare al college. >>
<< E questo Ed Dunkel? Che tipo è? >> In quel momento Ed stava facendo pace con Galatea in camera da letto; non gli ci volle molto. Non sapevamo cosa dire a Bull di Ed Dunkel. Accorgendosi che non sapevamo niente di noi stessi, Bull tirò fuori tre spinelli e disse di darci dentro, che la cena sarebbe stata pronta di lì a poco.
<< Non c'è niente di meglio al mondo per farsi venire fame. >>

5 commenti:

  1. bel pezzo, dove l'hai rubato? e' interessantevole... ;)

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  2. ho un progettino per questo pezzo e il posto dal quale l'ho rubato :)
    Posso dire solo che TU lo vedrai :D

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  3. ah ecco, adesso so tutto... potevi dirmelo anche a gesti, capivo ugualmente...
    nulla... :D

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  4. :D a te tocca spiegarti sempre tutto.. :P

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  5. eh sai, ho preso tanti colpi in testa che hanno lesionato alcuni collegamenti... :P

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