tag:blogger.com,1999:blog-7932290019536159922024-03-13T00:35:34.901+01:00Come mi gira(no)Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.comBlogger26125tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-86239278231177325462011-06-05T18:23:00.003+02:002011-06-05T19:10:04.294+02:00L'abbraccioCi fu un tempo in cui mi svegliavo un sabato mattina ed ero libera di prendere il primo treno per una qualsiasi cittadina italiana.<br />"Ciao, oggi non ci sono che vado fuori Pesaro" iniziava così la mia telefonata, il tono scanzonato ma deciso, deciso verso la meta designata. Dall'altro lato del telefono c'era il Lui, a 400 km di distanza che mi rispondeva con tono serafico: "Ok, quando torni? Divertiti e stai attenta". Seguivano un paio di moìne e poi ognuno per la sua strada, liberi di essere chi volevamo essere: la "fan" di Trenitalia e il fan della seduta di casa comoda.<br />Che semplicità, che accordo! Poche cose magari da condividere di persona ma tantissime ,ed essenziali, da condividere anche in lontananza.<br />Diceva una vecchia canzone che la lontananza è come il vento e fa dimenticare chi non s'ama quindi, ora che i 400 km in mezzo non ci sono più, promuovo il verso come rappresentanza assoluta di veridicità.<br />Bè, io sono come san Tommaso se non vedo non credo, figuriamoci poi se non tocco. Il tatto: Re dei sensi.<br />Comunque, ammesso che il tatto è il sovrano, è innegabile che stare senza sovrano può far comodo. Giusto per rimanere nella scia dei luoghi comuni quando il gatto non c'è i topi ballano, anche se poi magari non si mangiano il formaggio. <br />Facendola breve: un conto è stare ognuno a casa sua, un conto è stare entrambi in 60 metri quadri mansardati. <br />Non si tratta solo di abituarsi ad abbassare la testa quando ci si alza dalla seduta in fondo del divano, si tratta di abituarsi a non fare più una semplice telefonata di comunicazione quando si decide di fare una qualsiasi cosa. Non male eh?<br />Un bel salto..infatti me la facevo sotto. Letteralmente.<br />Qui però arriva la Soluzione: non pensare, fai.<br />Ho agito, e debbo dire che è una piacevole sorpresa tornare un giorno dagli impegni quotidiani con il letto fatto e i piatti lavati dopo che hai lanciato l'invito, invano, per settimane. <br />Da domani ognuno avrà ufficialmente i suoi impegni da sbrigare fuori casa per sopravvivere in questa spesso orrenda società, niente più letto sistemato e piatti lavati (chissà se si lavano da soli..uhm); rimane l'abbraccio al rientro. <br />Ma quello vale come un "bonus felicità" di 100 faccende domestiche risolte.Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-34354384818925596892011-02-17T17:56:00.008+01:002011-02-17T19:58:32.362+01:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiynByz5Tb1s69OQ-haZPwdgTugoyLA3AA-cqDnuJzrJuIdgmy7SYoupTWpCuAA0n0jsYyCbjss4mv0JHyOAgFOtKH_ZdeNucG4MTt8EKDHO2bI7oBSuNr_EuU9u86k5fFbXYbt8zeuVJ4O/s1600/arriving-luang-prabang-airport-luang-prabang-laos%252B1152_12792343201-tpfil02aw-29670.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiynByz5Tb1s69OQ-haZPwdgTugoyLA3AA-cqDnuJzrJuIdgmy7SYoupTWpCuAA0n0jsYyCbjss4mv0JHyOAgFOtKH_ZdeNucG4MTt8EKDHO2bI7oBSuNr_EuU9u86k5fFbXYbt8zeuVJ4O/s400/arriving-luang-prabang-airport-luang-prabang-laos%252B1152_12792343201-tpfil02aw-29670.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5574714990868208098" /></a><br /><br /><br />### Il Laos fu psicologicamente una perfetta preparazione al mio decidere di non volare e di mettermi così, in qualche modo, fuori dal tempo.<br />Come paese, il laos, istintivamente, ha per anni scelto di fare lo stesso. Senza un accesso al mare, al riparo da impervie montagne che lo isolano dalla Cina e dal Vietnam, protetto dal Mekong che lo separa dalla thailandia, senza un singolo ponte che unisce le due rive, il Laos, nonostante le guerre, le invasioni e le pressioni dei suoi vicini, ha continuato nel suo antico, distaccato ritmo di vita. Il calendario anche lì dice che siamo nel ventesimo secolo, ma la testa dei laotiani resta in un'epoca tutta loro e da cui non hanno alcuna intenzione di uscire.<br />I thailandesi, dopo aver costruito grandi autostrade che arrivano fino alla loro sponda del Mekong, hanno in mille modi suggerito ai laotiani che sarebbe bastato un ponte per permettere loro di innestarsi al sistema stradale thai e avere così un accesso diretto al porto di Bangkok e un punto di facile ingresso per i turisti, portatori di dollari. I Lao non si sono fatti convincere. "No, grazie. Il ponte non ci serve", hanno risposto ogni volta. "Vogliamo continuare a vivere a modo nostro".<br />Purtroppo anche quel modo sta per tramontare. Non perché i lao abbiano improvvisamente cambiato idee, ma perché oggi un paese al bivio fra la modernizzazione-distruzione e un isolamento che conservi la sua identità è in realtà senza scelta: gli altri hanno già scelto per lui. Gli uomini d'affari, i banchieri, gli esperti delle organizzzioni internazionali, i funzionari dell'Onu e quelli dei governi di mezzo mondo sono ormai tutti convinti profeti dello "sviluppo" a ogni costo; tutti credono in una sorta di missione, per tanti versi simile a quella del generale americano che in Vietnam, dopo aver raso al suolo un villaggio occupato dai vietcong, disse, con l'orgoglio di chi è convinto d'aver compiuto un'opera meritoria: " Abbiamo dovuto distruggerlo per salvarlo".<br />Al Laos sta succedendo lo stesso: per salvarlo dal sottosviluppo, i nuovi missionari del materialismo e del benessere economico lo stanno distruggendo. il colpo più duro l'hanno dato gli australiani. Con l'idea di far del bene, il governo di Canberra ha costruito, a mo' di regalo, appunto un gran bel ponte sul Mekong e il Laos perde ora con quello la sua ultima verginità. Con il loro innato sospetto per tutto quel che è nuovo e moderno, i laotiani lo chiamano già "Il Ponte dell'aids".<br /><br />...<br /><br />Al momento basta ancora metterci piede per sentire che nel Laos c'è qualcosa di unico e di poetico nell'aria: le giornate sono lunghe e lente e la gente ha una quieta dolcezza che non si trova nel resto dell'Indocina. I francesi, che conoscevano bene i popoli delle loro colonie, dicevano: " I vietnamiti piantano riso, i khmer li stanno a guardare e i lao ascoltano il riso che cresce".<br />Io i piedi ce li misi per la prima volta nella primavera del 1972. Su uno dei terrazzini dell'Hotel Constellation a Vientiane, c'era una ragazza hippie, bionda, che fumava una sigaretta di marijuana così forte che se ne sentiva l'odore per tutte le scale. Vedendomi arrivare, come volesse confidarmi una formula segreta per capire tutto, mi sussurrò: " Ricordati, il Laos non è un posto; è uno stato d'animo".<br />Non l'avevo certo dimenticato e volevo rivedere il Laos prima che anche lui, vent'anni dopo, diventasse un posto, un posto come tutti gli altri: illuminato al neon, invaso dal cemento e dalla plastica.<br /><br />...<br /><br />Arrivando a Luang Prabang, l'avevo trovata affascinante come la ricordavo, acquattata nella sua valle verde e umida, circondata da picchi che paiono dipiti da un pennello cinese, dominata dalla collina di Wat Pusi da cui tutto lo splendore dei templi, costruiti in saggio disordine sulla striscia di terra fra il Mekong e il Nam Khan, appare come dovesse essere eterno.<br />All'alba avevo rivisto lo struggente spettacolo di centinaia di bonzi che escono dai loro monasteri e sfilano lungo l'acciottolato della via principale per ricevere le offerte di cibo dalla popolazione inginocchiata sui marciapiedi. Si, proprio quella: la via che avrebbe dovuto diventare parte dell'autostrada dell'asia! Fortunatamente - scoprii - alcuni vecchi residenti avevano trovato il coraggio di opporsi al progetto e lo stesso governatore si era pronunciato a favore di un'alternativa: un raccordo che passasse fuori dalla città. Luang Prabang dunque si salverà? Niente affatto. Un altro progetto, che nessuno mette in discussione, trasformerà l'attuale, modesta pista di atterraggio in un grande aereoporto, capace di ricevere i jumbo carichi di turisti.<br />Che brutta invenzione il turismo! Una delle industrie più malefiche! Ha ridotto il mondo a un enorme giardino d'infanzia, a una Disneyland senza confini. Presto anche nella vecchia, remota capitale reale del Laos sbarcheranno a migliaia questi nuovi invasori, soldati dell'impero dei consumi e, con le loro macchine fotografiche, le loro implacabili videocamere, gratteranno via quell'ultima naturale magia che lì è ancora dovunque.<br />Perchè in Asia quando un vecchio si vede puntare addosso una macchina fotografica, si volta, resiste, cerca di nascondersi, si copre la faccia? Lo fa perché pensa che quella macchina gli porterà via qualcosa di suo, qualcosa di prezioso che non può ritrovare. E non ha forse ragione? Non è anche nell'usura di decine di migliaia di foto, scattate da turisti distratti, che le nostre chiese hanno perso la loro sacralità, che i nostri monumenti hanno perso la loro patina di grandezza?<br />Il Tibet, per proteggere la propria spiritualità, ha impedito per secoli a chiunque di varcare i suoi confini ed è così che ha mantenuto la sua specialissima aura. Lì, a rompere l'incanto è stata l'invasione cinese: anche quella avvenuta, ovviamente, in nome dello sviluppo. Una delle notizie più sconcertanti che ho letto di recente è che i cinesi, per facilitare - e che altro? - l'accesso ai turisti, hanno deciso di "modernizzare" l'illuminazione del Potala, il palazzo-tempio del Dalai Lama, e ci hanno introdotto il neon. Non l'hanno certo fatto a caso: il neon uccide tutto, anche gli dei. E con loro muore sempre di più anche l'identità dei tibetani. ###<br /><span style="font-style:italic;"><br />da Un indovino mi disse</span>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-5587590841550325782011-02-16T17:52:00.015+01:002011-02-17T18:45:30.065+01:00Un indovino mi disse<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglhu9h11ynrN034FCgJF7IERttO1mYSGh5aIaBpVmy_KrJhJvgnlYxLovSWeGmYEUWFzq5PGb9rv5spGdxZYU8kXLlwgBIt4LFesXXC-U9esJaqWJa2IHZR1oQFpt1689-8p-ZxuPv8PnD/s1600/valigia.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglhu9h11ynrN034FCgJF7IERttO1mYSGh5aIaBpVmy_KrJhJvgnlYxLovSWeGmYEUWFzq5PGb9rv5spGdxZYU8kXLlwgBIt4LFesXXC-U9esJaqWJa2IHZR1oQFpt1689-8p-ZxuPv8PnD/s400/valigia.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5574339886827044114" /></a><br /><br />So di amici che hanno deciso di partire: per una vacanza molto ad ovest dal punto del mondo da cui scrivo, per continuare un'esperienza che negli ultimi 5 mesi li ha portati da un'isoletta microscopica delle Azzorre fino a godere l'aurora boreale in Norvegia ed ora li aspetta un'avventura di due mesi in India, ve ne sono altri che han passato autunno e inverno a San Francisco e torneranno qua a vedere la primavera o altri ancora che li ritrovi in foto in posti sperduti di quelli che vedi solo sul National Geographic e tutto in loro parla di quel loro pezzo di vita, dai vestiti alle facce, indimenticabili. Poi ci sono quelle persone che conosci ma che ormai hai perso di vista, i compagni di scuola ad esempio, quella che magari ti stava un po' sui maroni a 16 anni ma che dopo anni la incontri e, davvero felice questa volta di vederla, ti dice: "Parto per una scuola di circo a Mosca". Ebbrezza. Di quel momento ricordo l'ebbrezza, stavo lì quasi nel centro della piazza cittadina nel buio e freddo pomeriggio invernale e annuivo a questa rivelazione sconvolgente, succhiando come una alcolizzata la smania di partire che leggevo negli occhi di Lisa. Un mito. <br />Insomma, se mi giro attorno vedo quello che probabilmente avrei voluto fare io ma anche se ancora sono qui, e probabilmente ci resterò a lungo, per fortuna non provo invidia. E' ammirazione quella che sento e semmai desiderio che costoro, una volta tornati, condividano un pezzo di quell'esperienza in un racconto mozzafiato, magari in una notte di ritorno da una uscita tra amici nel weekend. Amo la notte per questo genere di cose.<br />Nel frattempo...io viaggio dalla mia mansarda. Come recita l'incipit del mio nuovo viaggio letterario "Una buona occasione nella vita si presenta sempre" aspetto la mia e , assolutamente fiduciosa che ci sarà, vi lascio questo. <br />Non è che l'inizio.<br />Bella cosa gli inizi...già.<br /><br />§ Una buona occasione nella vita si presenta sempre. Il problema è saperla riconoscere e a volte non è facile. La mia, per esempio, aveva tutta l'aria di essere una maledizione. << Attento! Nel 1993 corri un gran rischio di morire. In quell'anno non volare. Non volare mai>>, m'aveva detto un indovino.<br />Era successo a Hong Kong. Avevo incontrato quel vecchio cinese per caso. Sul momento quelle parole m'avevano ovviamente colpito, ma non me ne ero fatto un gran cruccio. Era la primavera del 1976, e il 1993 pareva ancora lontanissimo. Quella scadenza però non l'avevo dimenticata. M'era rimasta in mente, un po' come la data di un appuntamento a cui non si è ancora deciso se andare o no.<br />1977...1987...1990...1991. Sedici anni, specie se visti dalla prospettiva del primo giorno, sembrano tanti, ma, come tutti gli anni, tranne quelli dell'adolescenza, passarono velocissimi e presto mi ritrovai alla fine del 1992. Che fare? Prendere sul serio quel vecchio cinese e riorganizzare la mia vita, tenendo conto del suo avvertimento? O far finta di niente e tirare avanti dicendomi: "Al diavolo gli indovini e le loro fandonie"?<br />A quel punto avevo vissuto in Asia, ininterrottamente, per più di un ventennio – prima Singapore, poi a Hong Kong, Pechino, Tokyo, infine Bangkok – e pensai che il miglior modo di affrontare quella "profezia" fosse il modo asiatico: non mettercisi contro, ma piegarcisi.<br />"Allora ci credi?" mi stuzzicavano i colleghi-giornalisti, specie quelli occidentali, gente avvezza a voler sempre un netto sì o no a tutte le domande; anche a quelle mal poste come questa. Uno non ha bisogno di credere alle previsioni del tempo per uscire di casa con l'ombrello in una giornata nuvolosa. La pioggia è una possibilità, l'ombrello una precauzione.<br />Perché provocare la sorte se proprio quella ti fa un cenno, ti dà un suggerimento? Al tavolo della roulette russa quando il nero è uscito tre o quattro volte di seguito ci sono giocatori che, contando sulle probabilità statistiche, puntano allora tutto quel che hanno sul rosso. Io no. Ripunto sul nero. Non è in questo senso ce la pallina mi ha fatto l'occhiolino?<br />E poi a me l'idea di non volare per un anno intero piaceva di per sé. Soprattutto come sfida. Pretendere che un vecchio cinese di Hong Kong potesse avere la chiave del mio futuro mi divertiva moltissimo. Mi pareva di fare un primo passo in un terreno ignoto. Ero curioso di vedere dove altri passi in quella direzione mi avrebbero portato. Se non altro mi avrebbero indotto a fare, per un po', una vita diversa da quella di sempre.<br />Per anni ho viaggiato in aereo e, andando per mestiere nei posti più balordi del mondo dove sono in corso guerre, scoppiano rivoluzioni o accadono terribili disastri, mi è capitato ovviamente più di una volta di stare con il fiato sospeso, di atterrare con un motore in fiamme o con un meccanico che all'ultimissimo momento riesce, a colpi di martello in una botola aperta fra i sedili, a far scendere il carrello che si rifiutava di uscire dalla pancia.<br />Avessi nel 1993 ignorato la profezia e avessi volato come niente fosse, lo avrei certo fatto con una dose in più di quella solita inquietudine che prima o poi prende tutti coloro – piloti compresi – che han passato gran parte del loro tempo per aia; ma sostanzialmente avrei continuato nella mia routine: aerei, taxi, alberghi, taxi, aerei.<br />La profezia era la scusa. La verità è che uno a cinquantacinque anni ha una gran voglia di aggiungere un pizzico di poesia alla propria vita, di guardare al mondo con occhi nuovi, di rileggere i classici, di riscoprire che il sole sorge, che in cielo c'è la luna e che il tempo non è solo quello scandito dagli orologi. Questa era la mia occasione e non potevo lasciarmela scappare.<br />Il problema era come fare: rinunciare per un anno al mio lavoro? Prendere una lunga vacanza o continuare a lavorare, pure con questa limitazione? Il giornalismo è ormai dominato, come molte altre professioni, dall'elettronica. Computer, modem, velocità hanno un ruolo preponderante, la brevità e la tempestività delle immagini televisive trasmesse via satellite hanno stabilito nuovi standard e il giornalismo stampato, invece di puntare sulla riflessione e sul personale, non fa che correre dietro e cercare di imitare l'imbattibile immediatezza, e con ciò anche la superficialità, della TV. <br />Nei giorni del massacro sul Tien An Men, la CNN trasmetteva in diretta dalla piazza nel centro di Pechino e molti colleghi preferivano stare nella loro camera d'albergo davanti al televisore e andare a vedere di persona quel che succedeva a poche centinaia di metri. Era il modo più veloce di tenersi aggiornati, di seguire gli avvenimenti. Per giunta i loro direttori e capiredattori a migliaia di chilometri di distanza vedevano sui loro televisori le stesse immagini e quella diventava la verità, la sola. Inutile andare a cercarne un'altra.<br />Come avrebbero reagito i miei direttori all'idea di avere in Asia un corrispondente che, per un suo schiribizzo, decide di non volare per un intero anno? Cosa avrebbero pensato do uno che, nel 1993, diventa improvvisamente un giornalista da inizio secolo, uno di quelli che partivano allo scoppio di una guerra e spesso arrivavano quando era già finita? <br />L'occasione di verificarlo venne nell'ottobre 1992. Uno dei due capiredattori di <span style="font-style:italic;">Der Spiegel</span> passò da Bangkok e una sera, dopo cena, senza tanti preamboli, gli raccontai la storia dell'indovino di Hong Kong e gli parlai della mia intenzione di passare il 1993 senza prendere aerei.<br /><< Ora che m'ha detto questo, come vuole che io le chieda di volare a Manila quando ci sarà il prossimo colpo di stato o in Bangladesh per il prossimo tifone? Faccia come crede>>, fu la sua risposta. Come al solito magnifici, quei miei lontani gestori! Capirono che dal quel mio sfizio poteva nascere una storia diversa, che avremmo potuto offrire al lettore qualcosa che gli altri non avevano.<br />La redazione di <span style="font-style:italic;">Der Spiegel</span> mi tolse ovviamente un peso, ma non per questo presi allora la decisione. La "profezia" scattava con l'inizio dell'anno nuovo e mi riservai di decidere all'ultimissimo momento, allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre dovunque mi fossi trovato. Fu nella foresta del Laos. Il "cenone" era stato una omelette di uova di formica rosse; per brindare non c'era champagne, ma sollevando un bicchiere di acqua fresca presi formalmente con me stesso l'impegno di non cedere, per nessuna ragione, a nessun costo, alla tentazione di volare. Avrei viaggiato il mondo con ogni mezzo possibile purché non fosse un aereo, un elicottero, un aliante o un deltaplano.<br />Fu una splendida decisione e l'anno 1993 è finito per essere uno dei più straordinari che io abbia passato: avrei dovuto morirci e sono rinato. Quella che pareva una maledizione s'è dimostrata una vera benedizione. §<br /><br />(Tiziano Terzani)Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-62770214449703927522011-02-01T19:07:00.000+01:002011-02-01T19:09:41.305+01:00Quello che non ho è una camicia bianca,<br />quello che non ho è un segreto in banca,<br />quello che non ho sono le tue pistole,<br />per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.<br /><br />Quello che non ho è di farla franca,<br />quello che non ho è quel che non mi manca,<br />quello che non ho sono le tue parole,<br />per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole.<br /><br />Quello che non ho è un orologio avanti,<br />per correre più in fretta e avervi più distanti,<br />quello che non ho è un treno arrugginito,<br />che mi riporti indietro da dove sono partito.<br /><br />Quello che non ho sono i tuoi denti d'oro,<br />quello che non ho è un pranzo di lavoro,<br />quello che non ho è questa prateria,<br />per correre più forte della malinconia.<br /><br />Quello che non ho sono le mani in pasta,<br />quello che non ho è un indirizzo in tasca,<br />quello che non ho sei tu dalla mia parte,<br />quello che non ho è di fregarti a carte.<br /><br />Quello che non ho è una camicia bianca,<br />quello che non ho è di farla franca,<br />quello che non ho sono le sue pistole,<br />per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.<br /><br />Quello che non ho...Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-29038802384183189742011-01-18T19:22:00.005+01:002011-02-17T18:46:22.959+01:00Nebbia<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE7a48Wsw5peatY7VXAy_Z6bhRB9BNcRsBWnwEXl2HXUuVGxcL6S17L2z4JsHrJ-dJ-AVebaNzj2NroG4TIU5ZCAOmbfIVMqulGeaRkU_iqYXIj_Wbk4xmPitTejODiwk_hW_b-Zk8d01f/s1600/bu-nebbia.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 263px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE7a48Wsw5peatY7VXAy_Z6bhRB9BNcRsBWnwEXl2HXUuVGxcL6S17L2z4JsHrJ-dJ-AVebaNzj2NroG4TIU5ZCAOmbfIVMqulGeaRkU_iqYXIj_Wbk4xmPitTejODiwk_hW_b-Zk8d01f/s400/bu-nebbia.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5563602451404867218" /></a><br />La nebbia solitamente non gode di una grande fama e neppure di grande amore trasversale. IncontrarLa in autostrada ad esempio allontana temporalmente due città che spazialmente si trovano sempre alla stessa distanza: un Pesaro-Rimini percorribile in 25 minuti può tranquillamente raddoppiare costringendoti a una brusca frenata dai 110 ai 50 km/h.<br />Vien da se che se uno ha fretta..be..imprecherà. Ma è Lei che comanda, non si sfugge.<br />Ma...qui viene il bello secondo me, se siete a casa al caldo magari sorseggiando qualcosa di bollente o una freschissima birretta (rossa, please ;) ) la nebbia acquista una sua ragione d'essere, specie di sera: la casa dell'odiato vicino incredibilmente scompare, la colonna delle auto ferme al semaforo assumono i contorni di luci lontane di alberi di Natale o di luminarie che per qualche motivo a te sconosciuto non sono ancora state riposte nelle cantine o nei magazzini del comune. <br />Camminando "a memoria" tra le strade, ci sono poi le persone..sbucano dal nulla..prima non c'era nessuno (ci avresti giurato!) e un attimo dopo alzi la testa e son li, davanti a te. Sono contorni, nulla di più.<br />Contorno dopo contorno ecco che Lei fa la sua magia, che chiaramente non cogli finchè non ci sei quasi andato a sbattere... e anche in questo, Lei, ti beffa mettendo in chiaro il suo potere.<br />Prendi così definitivamente atto che quella sorta di cumolinembi scuri ad altezza uomo son davvero persone, alzi gli occhi e anche se non avrai i capelli in perfetta piega a causa dell'umidità impressionante, sarai comunque contento di vedere una faccia conosciuta che non vedevi da tempo.<br />È un attimo, come un lampo.<br />Ti si stampa un sorriso dapprima ebete, poi sorpreso e felice.<br />Il resto sono chiacchiere tra amici e un'ultima, ulteriore, dissolvenza.Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-30418445269543015902011-01-07T16:10:00.002+01:002011-01-07T16:19:22.937+01:00Missione scientificaVoglio scoprire una buona volta se non dando si riceve.<br />Se c'è un fondo di verità nello spirito cinico di chi dice che "più dai, meno ricevi"; non riesco d'altronde a capire come io non abbia mai fatto mia questa pratica..eppure son stata tacciata di cinismo ben più di una volta! Mistero :D<br />Bo..qualcosa non mi torna, inizio quasi a dubitare di quei bellissimi miei commenti sfascia-illusioni, sfascia-romanticismi, sfascia-mar(r)oni che ogni tanto indorano le mie labbra! XD<br />Siamo matti? Devo porre rimedio, visto che a fare la buona samaritana non ottengo nulla sarà il caso di inserire questa mission tra i buoni propositi del 2011.<br />Tanto, nulla adesso o nulla dopo di sicuro non ci rimetto. Brava ragazza, astuta. XD<br />Mui bien!<br />Salut!Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-8202274174462110352010-12-21T21:52:00.006+01:002010-12-25T18:20:20.256+01:00<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdkCKGwB0Ucq7vQquQcRQy2FVeRXhRDGvgWdYpcElhxl4Q_uETbBqwMgc0BECSsQMLk_5k72Cirn25_lqUOKqHH3AmlR_amJN9EBwTbuel27AcC5PRm-quqSBWcJHpHZs9Z94G4uQ53y2Y/s1600/palla_natale.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 154px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdkCKGwB0Ucq7vQquQcRQy2FVeRXhRDGvgWdYpcElhxl4Q_uETbBqwMgc0BECSsQMLk_5k72Cirn25_lqUOKqHH3AmlR_amJN9EBwTbuel27AcC5PRm-quqSBWcJHpHZs9Z94G4uQ53y2Y/s400/palla_natale.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5553602681667553810" /></a><br />L'ho detto che ODIO le feste? <br />No perché se non l'avessi ancora detto sarebbe una mancanza insopportabile; è un punto fondamentale della mia personalità. ODIO le feste.<br />Ma cazzo..tutti voi che lavorate, che studiate, che cazzeggiate e non avete altro tempo per cazzeggiare se non le feste..perchè quando si presentano non lo fate?<br />Ma non avete voglia di vedere qualcosa di diverso dal vostro vialetto di casa? Non sentite l'esigenza di scoprirlo almeno un pò, in pillole, questo cavolo di mondo in cui siete solo ospiti?<br />Cioè..siamo tutti ospiti, non padroni checchè ne pensiate. Abbiamo un tot di tempo per stare qui e lo sprechiamo a non fare una ceppa, a uniformarci alla società che ci vuole tutti lavoratori a testa china per portare a casa la pagnotta, per pagare i mutui, per pagare gli assegni di mantenimento alle mogli, le tasse, le pensioni ai parlamentari; il tutto mi può stare anche bene..c'è molta gente che sta peggio in effetti..ma cavolo..quello che non riesco a capire è perchè non c'è la voglia di viversela la vita.<br />Dove è la voglia di scoprire? Di fare? Di andare? <br />Quando vedo mio padre, 63 anni, e gli chiedo perchè lui e mia madre non si vanno a fare una vacanza, anche in Italia, una crociera, a vedere qualcosa che non sia solo il Monte Fumaiolo in cui siamo andati in tenda per 20 anni, mi sento rispondere che non hanno il tempo, che ci sono i nipoti, i genitori da badare e mille altri piccoli impedimenti. Sono pensionati, entrambi..hanno lavorato una vita e ora che avrebbero tutto il tempo e per fortuna anche la salute per godersela non lo fanno. C'è rassegnazione. Mancanza di voglia, oppure solo di forze..chissà..e facendo leva su questo argomento li potrei anche capire, nonostante veda gli occhi di mia madre ancora desiderosi di godersi la sua tanto agognata pensione.<br />La cosa che mi fa imbestialire però è quando vedo questa non voglia di conquista nei giovani. No dico...ma che chetto aspettate? Di crepare prima?<br />Forse non sono normale io, ma la mia Prima Priorità nella vita è vivermela combattendo ogni santo giorno contro la noia, la routine che è bella solo a piccole dosi, cercando di non adagiarmi mai. Vi assicuro che è una cosa difficilissima specie poi quando ogni decisione solo mia, niente altro che mia, viene sottoposta al vaglio e al sommo giudizio del genitore, del moroso, dell'amico e del primo che si sente in dovere di dire la sua.<br />Se c'è una cosa che so di me è che ho sempre voluto "andare". Ogni scusa, momento è buono per farlo e mi piacerebbe farlo con le persone a cui voglio bene. Senza tante "pippe", "ma", "però", eccetera. Tutto il resto: le abitudini, il lavoro, i progetti seri, i mutui, i matrimoni, i figli..tutta sta roba viene dopo e di sicuro va inserita a dovere nel filone di pensiero che ha come parole chiave "andare, vivere, fare". Altrimenti..probabilmente meglio soli che male accompagnati.<br />Forse la mia missione è questa: avere la forza, quando occorre, di mandare al paese tutto e tutti e fare della vita davvero la MIA, di vita.<br />Auguri a me.<br /><br />Buone FesteOttolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-80406133053954411982010-12-18T12:18:00.003+01:002010-12-22T21:18:03.463+01:00Che è tutto questo bianco? Si mangia?È stata una settimana nevosa, non un giorno, una settimana quasi e per noi gente di mare dai climi miti, almeno sulla carta, è un evento.<br />Lo è per gli automobilisti, per i lavoratori, per chi deve comunque uscire di casa, per i commercianti, per gli studenti delle scuole dell'obbligo e per il Comune; me lo vedo il sindaco che inizia a telefonare per i pochi spalaneve disponibili e inizia a pensare di chiudere le scuole per qualche giorno. <br />C'è chi impreca, chi gioisce, chi perde le catene lungo le strade e chi va nei fossi. <br />Nella prima giornata: 40 feriti al pronto soccorso e chissà che fila davanti alla "Sala Gessi" su quelle sedie di legno lungo il muro ai 40 gradi dei corridoi ospedalieri, vestiti come sù in un rifugio ad alta quota. Triplo lavoro in radiologia, la macchina apposita avrà bisogno di un collaudo anticipato.<br />E le fermate degli autobus? Mai state così affollate. <br />E la mia via? Mai stata così silenziosa, solo il "truntruntrun" di qualche ABS in funzione all'ultimo secondo prima dello scontro con la macchina davanti o quelle abbandonate lungo la via: la mia era bella e affascinante dietro il cancello di casa; sempre più alta, sempre più SUV.<br />La vera pecca della neve in una città di mare è la viabilità con il picco raggiunto da un amico con le sue 5 ore Morciano (Cattolica) - Pesaro, incredibile, si poteva arrivare sopra Bolzano. Il guadagno? Ha conosciuto un camionista bolognese e ha ascoltato la partita alla radio sperimentando la dote della pazienza. <br />L'ovvio è domandarsi: ma dove nevica davvero tutto l'inverno, come fanno? Secondo me non è tanto questione di mezzi per pulire o non pulire le strade (sicuramente ne hanno di più e tutto è molto più organizzato per forza di cose; d'altronde noi siamo abili e organizzati a disporre bene in fila gli ombrelloni e i lettini), è questione che qua abbiamo una pala o un badile in rapporto di 1:20 famiglie e spalare la neve dal vialetto per far uscire la macchina è fatica, così come è fatica spalare la neve sul marciapiede. Si si, lo so che magari il marciapiede è comunale, ma sta davanti il nostro portone no? Non so, a me basta sapere che quel pezzo di marciapiede serve perloppiù a me, che dal vialetto esce la mia macchina e niente altro, olio di gomito.<br />Poi viene la pazienza, la temperanza, il ricordarsi del trasporto pubblico (per quanto sicuramente insufficiente), ricordarsi che siamo in una località turistica marittima e non montana (con le ovvie conseguenze), la buona pace di pensare che se non hai le catene non puoi prendere la macchina pena la caduta in un fosso oppure stare moooooolto attento e affidarsi a qualche santo cristiano o dio pagano e mettersi nell'ottica che se in un posto proprio non ci puoi andare, si fa una telefonata e non ci si va. Nessuno è abituato a questi eventi qui. Il dentista, il datore di lavoro, l'avvocato, il professore: capiranno. E se non capiscono ci vorrà un respiro profondo e una partenza almeno un'ora prima del previsto.<br />Tutto il resto è una vita più rallentata, più inaspettata...senza per forza vedere questa cosa come Il Male in persona.<br /><br />Oggi c'è un sole splendido, il solito inverno tornerà presto.<br />Macchina fotografica, ironia e gambe in spalla; è sabato.Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-32259343423864250822010-12-16T17:16:00.002+01:002010-12-16T17:37:13.320+01:00On the road<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm3RfoNYZ7g27qMz9SfInE53JubWXyZgYNYY0e0NLHS9rz1C4nD5RnvES2AZfw2H2CLUBjfderb5lHmFCpoQDoz6ZtLkZf3XwZqsfn87wxY_FGHLqK9Zzir1iLwBiFjEr7Cmt-5QSyT2My/s1600/on-the-road.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 263px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm3RfoNYZ7g27qMz9SfInE53JubWXyZgYNYY0e0NLHS9rz1C4nD5RnvES2AZfw2H2CLUBjfderb5lHmFCpoQDoz6ZtLkZf3XwZqsfn87wxY_FGHLqK9Zzir1iLwBiFjEr7Cmt-5QSyT2My/s400/on-the-road.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5551314222375979906" /></a><br />Ci vorrebbe una notte intera per raccontare di Old Bull Lee; per adesso diciamo solo che faceva l'insegnante, e a buon diritto, si può dire, perché passava tutto il tempo a imparare; e le cose che imparava erano quelle che considerava e chiamava << i fatti della vita >>; le imparava non solo per necessità, ma per scelta.<br /><span style="font-weight:bold;">…</span><br />La cosa che odiava di più era la burocrazia di Washington; subito dopo venivano i progressisti; poi i poliziotti. Passava il tempo a parlare e a insegnare agli altri. Jane sedeva ai suoi piedi; io anche; e anche Dean; e in passato anche Carlo Marx. Avevamo tutti imparato da lui. Era un tipo grigio, insignificante, che non si sarebbe notato per la strada a meno di osservarlo attentamente e accorgersi di quel suo cranio pazzo, ossuto, stranamente giovane: un pastore protestante del Kansas pieno di fuoco esotico, straordinario e misterioso. Aveva studiato medicina a Vienna; aveva studiato antropologia, aveva letto tutto; e ora si dedicava al lavoro della sua vita, lo studio effettivo delle cose nella strade della vita e della notte. Si sedette nella sua poltrona; Jane portò da bere, dei Martini. Le tende vicino alla poltrone erano sempre tirate, giorno e notte; quello era il suo angolo. Teneva in grembo i codici Maya e una piccola pistola ad aria compressa che alzava di tanto in tanto per sparare tubetti di benzedrina all'altro capo della stanza. Io continuavo a correre in giro per procurargliene di nuovi. Tiravamo a turno, e intanto parlavamo. Bull era curioso di conoscere le ragioni di questo viaggio. Ci scrutava e sbuffava dal naso, <span style="font-style:italic;">pfum</span>, un suono da serbatoio vuoto.<br /><< Ora, Dean, voglio che tu ti fermi per un momento e mi racconti cosa fai in giro per il Paese.>><br />Dean poté soltanto arrossire e dire: << Ah, be', lo sai come vanno queste cose >>.<br /><< Sal, cosa ci vai a fare sulla costa occidentale? >><br /><< Solo per qualche giorno. Poi devo tornare al college. >><br /><< E questo Ed Dunkel? Che tipo è? >> In quel momento Ed stava facendo pace con Galatea in camera da letto; non gli ci volle molto. Non sapevamo cosa dire a Bull di Ed Dunkel. Accorgendosi che non sapevamo niente di noi stessi, Bull tirò fuori tre spinelli e disse di darci dentro, che la cena sarebbe stata pronta di lì a poco.<br /><< Non c'è niente di meglio al mondo per farsi venire fame. <span style="font-weight:bold;">…</span> >>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-51611594331028294822010-12-09T17:12:00.011+01:002010-12-22T21:18:54.312+01:00TTuTTTo eTsauriTTo, caRa<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHd5-ed79Qs9gCYGS7TNMZPfLcj64l8HxRf8xpgakBWvaBty4MwwmCkDexOYxXLah8bzL8sTJsr6FzATnEJsla88qUVgbLlnddGAG_fiJkM2ulAaEzrtRnbK1w44vbXaFU6STFER8rW3db/s1600/Montecavallonatale2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHd5-ed79Qs9gCYGS7TNMZPfLcj64l8HxRf8xpgakBWvaBty4MwwmCkDexOYxXLah8bzL8sTJsr6FzATnEJsla88qUVgbLlnddGAG_fiJkM2ulAaEzrtRnbK1w44vbXaFU6STFER8rW3db/s400/Montecavallonatale2.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5548728745893483362" /></a><br /><br /><br />Indovina indovinello che ha di uguale st'anno rispetto a quello?<br />Nulla XD<br />È il 9 dicembre e nin zo che chetto fare manco st'anno...uhm..c'è qualcosa che non va: ma l'anno scorso non avevo detto che per il prossimo Capodanno avrei pensato a tutto prima? Uhm...<br />Quindi, siccome ho dormito fino ad ora, ecco il bollettino di guerra; lo stesso dello scorso anno chiaramente! D'altronde...basta dare un'occhiataccia al calendario :D<br /><br />30 mail (evviva il copia&incolla) + 20 telefonate, più o meno, ad alberghi da Bressanone verso est: Brunico, San Giorgio, pure Dobbiaco dato che c'ero<br />nei dintorni: Varna, Millan<br />per poi scendere a sud: Gudon, Chiusa<br />e un ultimo spicco al nord, disperato: Fortezza, Mezzaselva e sempre più suuuuuuu,anche se non volevo arrivare a Vipiteno..e infatti mi son fermata a Campo dei Trans, ops, Campo di Trens <br /><br />la <span style="font-style:italic;">Disfatta</span><br />Chiaro<br /><br />"Aò bella! Ma che pretendi? Qua abbiamo le montagne più prenotate della Via Lattea! So' finiti i posti dalla befana dell'anno scorso, aò!"<br /><br />Non ti rispondono proprio così al telefono (e pure per email, ve lo garantisco :D) ma sotto il dispiacere del “Tci TispiaTCe, TuTTTo eTsauriTTo” spunta il ghigno velato di Benedetto XVI MaTzinger, lo sento XD ...e han pure ragione ma...oh! È bello provarci sempre, il mio sport preferito degli ultimi anni in questa stagione è proprio la Porta in Faccia Sudtirolese..<br />...solida, naturale ed ecologica.<br />Come loro. <br /><br />Ps: adesso sto vagliando l'ipotesi rifugio,<br />chissà che non riesca a congelarmi in santa pace ad alta quota XD<br />per la vita.Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-33448581628317449162010-12-02T17:50:00.003+01:002010-12-22T21:20:13.393+01:00I Pearl Jam <span style="font-weight:bold;">curano</span> tutto, sempre.<br /><br /><object width="480" height="385"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/DjEBYPHU5lw?fs=1&hl=it_IT&rel=0"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/DjEBYPHU5lw?fs=1&hl=it_IT&rel=0" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="480" height="385"></embed></object>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-57224175103368156282010-11-24T17:42:00.005+01:002010-11-24T22:54:47.463+01:00Dieci minutini di cazzeggio<a href="http://www.altamira.it/html/test_psico/test.asp?cmdG=Q">TEST</a><br /><br />RISULTATO<br /><br />Questo è il tuo tipo psicologico:<br /><br />Tipo <span style="font-weight:bold;">INF</span><br />Orientamento: Introverso - Funzione dominante: Intuizione - Funzione d'appoggio: Sentimento - Funzione terza: Pensiero - Funzione inferiore: Sensazione - Tendenza: Percettiva<br /><br /><br />Per questo tipo introverso è di primaria importanza essere coerente con i valori nei quali crede. Possiede una sorta di senso etico naturale o spontaneo che diventa spesso segretamente comunicativo. In sua presenza le persone tendono a rispettare e seguire i valori nei quali crede. Esercita quindi un effetto positivo sugli altri. È una persona calma e riservata. È sensibile e capace di trattare la gente in maniera molto differenziata. Sa infatti percepire, grazie alle sue ottime qualità intuitive, le differenze e le caratteristiche delle persone che ha di fronte. Malgrado queste doti, può però apparire come un individuo freddo e distaccato a causa della sua introversione che lo porta o non aprirsi facilmente. È difficile da conoscere ed è molto selettivo nelle sue amicizie. Ha tendenza a idealizzare le relazioni che per lui sono importanti con il rischio di subire alcune grosse delusioni. Ha inoltre tendenza a personalizzare molto le situazioni con il risultato di essere facilmente ferito o più semplicemente offeso. Ed essendo introverso tende a non “esternare” i suoi sentimenti quando sono stati feriti: si tiene tutto per sé. La sua funzione inferiore è la sensazione. Non è quindi particolarmente realistico e pragmatico. Rischia di saltare troppo velocemente alle conclusioni, tralasciando l’analisi di fatti e dettagli importanti. Preferisce seguire le sue ispirazioni, rischiando di commettere degli errori che potrebbe evitare. Non ama prendere tempo per essere preciso. È una persona creativa e curiosa. Aperta ed interessata a fare nuove conoscenze ma anche a conoscere nuove idee, libri, iniziative. Ha frequentemente un amore spiccato per l’arte. Può essere un buon comunicatore che si esprime in maniera appassionata. Ha bisogno di periodi di solitudine o di isolamento. Può avere delle forti spinte religiose o interessi spirituali. Sul piano lavorativo può essere attratto da professioni che abbiano una componente umana, relazionale o basata sul linguaggio. È forse il più intellettuale tra i tipi sentimento. È inoltre molto leale nei confronti di una organizzazione capace di essere in sintonia con i suoi valori personali.Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-66589935578276386212010-11-21T12:09:00.006+01:002010-12-22T21:23:06.249+01:00Ronald, Tomas e ioDa ieri sera ho la certezza che le rotatorie sono il colpo di grazia al senso di orientamento, so che la stazione nella maggior parte dei casi si può trovare ma è sempre presente l'incognita e sempre da ieri sera ho due nuovi eroi: Mittewald (BZ) - Madonna dell'Albero (RA) andata e ritorno con beffa finale XD<br /><br />Per loro (che tra le altre cose mi scuseranno anche per la qualità ma non ho trovato di meglio), <a href="http://www.youtube.com/watch?v=Ivhrp_CdxFw&feature=related"><span style="font-weight:bold;">questa</span></a><br /><br />ps:"Senti Simò :P , non è ora che torni a casa e ti trovi un lavoro serio,<br />dico io"Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-43853018373139696022010-11-14T15:42:00.007+01:002010-11-14T16:27:30.067+01:00+ 4Dopo l'estasi birraiola dell'agosto in Belgio, la mia ancora neonata collezione di bottiglie di birra ieri sera si è ampliata di 4 new entries!<br />Il bottino, protetto con attenzione visto che la cameriera tentava continuamente di scipparmele XD, consiste: <br />- Kriek Fantastiek alla ciliegia<br />- Lindermans alla fragola<br />- Rochefort 8<br />- Tabachéra <br /><br />Bello tornare a notte più che inoltrata comodamente seduta nel lato passeggero con bottiglie gelosamente custodite tra i piedi e le cosce XD..eh! (quale protezione antiurto migliore!) che tintinnano ogni tanto e fanno fantasticare gli altri passeggeri:" Che è sto rumore?" - "..uhm" - "bo, esploderemo" - TIN TIN - "Quanto ha sta macchina?" - TIN TIN - "..ah ma sei te!!! MALEDETTE BIRRE" <br /><br />:D<br /><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ9JqScTa6vmtSUP6XfWJO0RjtEAxhI4vwIclMxm8BEgm_bSstrsv0chhYhaJQPz-DHHzKypzxAaLwQ77HLuDdZSR4v73PI7MVVj04QQ610_hEhJ0ql3XgNE7jmROD3q4FzaQ316gTsq0j/s1600/birre.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ9JqScTa6vmtSUP6XfWJO0RjtEAxhI4vwIclMxm8BEgm_bSstrsv0chhYhaJQPz-DHHzKypzxAaLwQ77HLuDdZSR4v73PI7MVVj04QQ610_hEhJ0ql3XgNE7jmROD3q4FzaQ316gTsq0j/s320/birre.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539426858250831426" /></a>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-37251557570466269002010-11-09T19:10:00.004+01:002010-11-09T19:46:07.281+01:00Piccole soddisfazioni invernaliAlle 5 è già buio e quasi sembra che le giornate debbano per forza susseguirsi cupe, secondo lo stile invernale. Sempre che l'inverno abbia uno stile.<br />Un esempio? Ore 19.30 cena, poi a breve a letto..all'infinito.<br />Per questo inverno però ho progetti diversi e negli ultimi 15 giorni ho segnato sul calendario diverse piccole soddisfazioni.<br />L'ultima è questo cestino di castagne appena cotte.<br />La giornata non finisce con il buio dopo il lavoro, gli studi e gli impegni: finisce quando lo decidiamo noi magari dopo una uscita con amici davanti a un camino, due pugni al sacco in palestra, due coccole al gatto che d'inverno torna più comodo che mai e dopo l'accurata scelta di una colonna sonora perché la musica è tutto d'inverno, ricordate. <br />È capace di svoltare una giornata di tempesta metereologica scaldandovi, illuminare il cielo delle 18 di sera ma anche rovinare lo sparuto sole di un sabato pomeriggio.<br />In ogni caso...la giornata è quindi ancora mia, si...magari è una nottata più che una "giornata" ma la notte ha fascino, in qualunque stagione. Giusto? Giusto.<br />Oggi è un martedì sulle note di Freddie Mercury.<br />Pronti, attenti, via!<br />Mi aspetta una serata avvolgente ed essenziale cucitami addosso come un cappotto sartoriale, con somma soddisfazione debbo dire.<br />E domani si ricomincia.Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-26377612316194837422010-11-05T18:10:00.006+01:002010-11-05T18:45:32.528+01:00Viaggio al centro della terra<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/67/A_Journey_to_the_Centre_of_the_Earth-1874.jpg/240px-A_Journey_to_the_Centre_of_the_Earth-1874.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 240px; height: 336px;" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/67/A_Journey_to_the_Centre_of_the_Earth-1874.jpg/240px-A_Journey_to_the_Centre_of_the_Earth-1874.jpg" alt="" border="0" /></a><br />"Occhio ragazzi che se scivolate qua c'è un vuoto di 30 metri" si raccomandava Roberto mentre in fila indiana camminavamo giù per il sentiero: pioggia sopra, foglie rosse sotto, un piccolo assaggio di fango, rocce e rami d'albero come ancore di salvezza.<br />Un gruppo di sette che come il professore e il nipote Axel, vedi il libro che da il titolo al post, stanno per avventurarsi al centro della terra, chi per la prima volta, e chi invece sta facendo praticamente un vero e proprio ritorno a casa e sarà di li in poi come la padrona che fa fare il giro delle stanze per mostrare la casa nuova: che dire..una figata. Specie se la "casa" in questione è la Grotta dei 5 laghi sotto il Monte Nerone e quei sette sono vestiti di tutto punto (piu o meno ma eravamo belli proprio grazie anche a quel "più o meno" ;) ) con tanto di caschetto e lucetta in testa.<br />Da profana quale sono sicuramente ci saranno grotte migliori, chessò..più spettacolari, ma vi assicuro che questa ha tutto quello che un niubbo si aspetta e non vede l'ora di provare per mettersi un po' alla prova:<br />- un'entrata sufficiente per il passaggio di una persona in posizione sdraiata, giusto per iniziare di gran carriera<br />- stalagmiti quanto basta che possono trasformarsi in ottimi appoggi<br />- pozze d'acqua in ogni dove<br />- e fango, tanto tanto tanto fango :D<br /><br />Jules Verne sicuramente ha avuto molta immaginazione nel descrivere il suo viaggio al centro della terra ma se volete una botta di vita e scoprire qualcosa di più dei sampietrini del centro cittadino, un piccolo giro speleologico è come una boccata d'aria fresca. Garantito.Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-69147405934929549522010-10-25T17:38:00.004+02:002010-10-25T18:17:05.127+02:00Quando non c'era "Zelig"• LO SPASIMANTE DI MARONILLA<br /><br /> Gemello vuol sposare Maronilla,<br /> la brama e la corteggia assiduamente,<br /> la prega e le fa doni.<br /> «Ma è veramente così bella?»<br /> «Macché! non v'è nulla di più brutto.»<br /> «Cos'ha dunque che piace e attira tanto?»<br /> «Essa tossisce per tubercolosi.»<br /><br />• A UN BEONE<br /><br /> Chi crede che Acerra puzzi<br /> del vino ieri bevuto,<br /> s'inganna:<br /> Acerra continua a bere<br /> sino alle luci dell'alba.<br /><br />• SEMPRE INDECISO<br /><br /> Mentre tu hai studiato<br /> ora per far l'avvocato,<br /> ora l'insegnante<br /> e ancor chiaro non vedi<br /> che cosa esser tu vuoi, o Lauro,<br /> son già passati gli anni<br /> di Peleo, di Priamo e di Nestore<br /> e sarebbe già tempo,<br /> se tu volessi andare in pensione.<br /> Comincia, se hai talento e volontà,<br /> nel corso dell'anno sono morti<br /> già tre professori.<br /> Se a fare l'insegnante non ti va,<br /> ecco: i fori fervono di liti:<br /> or anche la statua di Marsia<br /> potrebbe far l'avvocato.<br /> Rompi gl'indugi, suvvia!<br /> Fino a quando ci farai aspettare?<br /> Mentre ancor esiti su che cosa fare,<br /> potresti, o Lauro, non esser più.<br /> <br />• UN MARITO STUFO DELLA MOGLIE<br /><br /> Licoride, o Fabiano, ha seppellito<br /> ad una ad una tutte le sue amiche:<br /> o diventasse di mia moglie amica!<br /><br />• LE PROMESSE NOTTURNE DI POLLIONE<br /><br /> Quando hai bevuto per l'intera notte,<br /> prometti mare e monti,<br /> ma al mattino tu non dài una cicca.<br /> Pollione, ti prego,<br /> bevi soltanto di mattina.<br /><br />• I DUE SAGGI<br /><br /> Tu Prisco vorresti aver per sposo:<br /> non ne stupisco, Paola: sei saggia.<br /> Ma Prisco di te non vuol sentirne:<br /> ed è saggio anche lui.<br /><br /><br /><div style="text-align: center;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsaz6dzfGQ0rA_cuC6ElbOxe9IiofVZ77xbSgunZEK1WHZSgIqDND0UxlTElupxEQgVj5rXJN5GrRVTWD2_L4R26x5EI-UhaMrMvUNvqFFzc6N7KYEy4nUqexG0fyM4JntC903P4-UlNI7/s1600/Marziale.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 160px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsaz6dzfGQ0rA_cuC6ElbOxe9IiofVZ77xbSgunZEK1WHZSgIqDND0UxlTElupxEQgVj5rXJN5GrRVTWD2_L4R26x5EI-UhaMrMvUNvqFFzc6N7KYEy4nUqexG0fyM4JntC903P4-UlNI7/s200/Marziale.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5532017712501052434" border="0" /></a><span style="color: rgb(255, 255, 255); font-style: italic;font-size:85%;" ><span style="font-weight: bold;">Marco Valerio Marziale</span> </span><span style="font-style: italic; color: rgb(255, 255, 255);font-size:85%;" >--- Bilbilis, Spagna Terragonese 40 d.C. ca – 104 ca ---</span></div>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-20534073118941314472010-10-21T17:49:00.003+02:002010-10-21T18:31:38.597+02:00Tra il divano e il letto<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7_wp_-gRtPHliBY79uM5YDPK5OxC6qPj6WyJl4sjeyuKnMd6Sp-hVKbd5Wi0brPpqowbHgn8QY4F9NwcL7GmWFfjCYh3Wt4LUJthrhF73JL6J_k82AvK0_y3vEaYs5fG4aQG36FBo91k3/s1600/blog.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 200px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7_wp_-gRtPHliBY79uM5YDPK5OxC6qPj6WyJl4sjeyuKnMd6Sp-hVKbd5Wi0brPpqowbHgn8QY4F9NwcL7GmWFfjCYh3Wt4LUJthrhF73JL6J_k82AvK0_y3vEaYs5fG4aQG36FBo91k3/s200/blog.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5530537497069184562" border="0" /></a><br />È un pò di tempo che la sera quando decido di andare a ninna, invece di seguire le mollichine di pane che Morfeo mi ha piazzato verso la camera, faccio solo quei due passi necessari che mi dividono dal divano e mi ci sdraio.<br />Il rito è questo: mi avvolgo in millemila coperte, mi sdraio, sistemo i cuscini sotto la mia regal capa, sistemo il telecomando e il cellulare in modo tattico da non dover piu far uscire all'aria fredda della mia mansardina le dita della mano, posiziono in una location adatta il telecomando del condizionatore/riscaldamento (posizione tale da non dovermi alzare ma abbastanza lontana da resistere il più possibile dal sparare aria calda a manetta a 30 gradi..sapete..costa XD ), accendo la tv su un canale a caso e sicuro sicuro massimo 15 minuti dopo mi addormento.<br />Aaaaaaaaaaaaaaah che goduria!<br />...direte voi<br />E INVECE NO!<br />Perchè poi il passaggio verso le 2, 2.30 di notte dal divano al lettone con tappa obbligata alla tazza del bagno , piu freddà che mai, è terRrRrRrRrRribile.<br />E si rischia, come stanotte, di non riprendere sonno fino alle 3.40 e di rimanere disperati ad ascoltare Radio Deejay con solo la testa che esce dal piumone.<br /><br />Ah, stanotte in replica Platinette parlava con uno psicologo che la sera fa la Drag queen in quel di MIlano, con tanto di pizzetto e un repertorio che include <em>Björk</em>. Qualcuno lo conosce? Magari mi faccio dare delle pillole per dormire...uhmOttolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-11840005413956656872010-10-19T16:57:00.004+02:002010-10-19T17:06:37.821+02:00Par condicioPar condicio non solo perchè si vociferano elezioni da almeno un mesetto ma anche perché da almeno un mesetto (forse meno, è vero) sento dire come un disco rotto che l'inverno è:<br /><ul><li>freddo<br /></li><li>triste<br /></li><li>portatore di cappottoni supermegacoprenti che ingrassano di due taglie</li><li> portatore di malinconie</li><li>responsabile di frustazioni che l'estate aveva sopito grazie all'influsso positivo del sole<br /></li><li>...chi più ne ha più ne metta.</li></ul>Quindi, visto che io non sono di parte..<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGDCdIs15IfYaMpfeGFGXnoCNakq2PHQDuCD5Lh5IOWBF3UwOWNiaFkXfQf7MH0VXIiMZX0m2Yw6JwYFXnnV7hgDnIUWh4M2ud721zkYyZVDU2rbkb7ShNIIxOlqu6f-Ze2rZFzgrhUUzq/s1600/dalla.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 200px; height: 159px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGDCdIs15IfYaMpfeGFGXnoCNakq2PHQDuCD5Lh5IOWBF3UwOWNiaFkXfQf7MH0VXIiMZX0m2Yw6JwYFXnnV7hgDnIUWh4M2ud721zkYyZVDU2rbkb7ShNIIxOlqu6f-Ze2rZFzgrhUUzq/s200/dalla.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5529772154836721730" border="0" /></a>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-19056774106509805992010-10-15T16:19:00.003+02:002010-10-15T18:19:01.100+02:00Gli uomini sono creature semplici<span style="font-style: italic;"> Se volete qualcosa, chiedetelo. Cerchiamo di essere chiari: "Sottili" sottintesi non funzionano. "Forti" sottintesi non funzionano. "Ovvi" sottintesi non funzionano. Semplicemente DITELO!</span><span style="font-style: italic;"><br /><br />"Sì" e "No" sono risposte perfettamente adeguate a praticamente tutte le domande.</span><span style="font-style: italic;"><br /><br />Qualunque cosa abbiamo detto 6 mesi fa non è utilizzabile in una discussione. Più precisamente: il valore di qualunque affermazione scade dopo 7 giorni.</span><span style="font-style: italic;"><br /><br />Potete chiederci di "fare qualcosa" o dirci "come volete che sia fatta". Non tutte e due le cose contemporaneamente. Se poi sapete il modo migliore per farla, potete benissimo farvela da sole.</span><span style="font-style: italic;"><br /><br />Se prude, grattatevi. Noi facciamo così.</span><span style="font-style: italic;"><br /><br />Se chiediamo cosa c'è che non va e voi rispondete "niente", ci comporteremo esattamente come se non ci fosse nulla che non va. Sappiamo perfettamente che state mentendo, ma così ci risparmiamo un sacco di fastidi.</span><span style="font-style: italic;"><br /><br />I vestiti che avete sono più che sufficienti.</span><br /><span style="font-style: italic;">Le scarpe, invece, sono troppe.</span><br /><br /><div style="text-align: center;">______________<br /><div style="text-align: left;"><br />Così narrano alcuni punti di un elenco di fantomatiche regole maschili che oggi un goliardico amico mi ha proposto e che ammetto, il mio folle cazzeggiare su internet mi aveva fatto già scoprire.<br />Il punto però quest'oggi è un altro: il punto è che questo simpatico siparietto di elenchi puntati mi ha ricordato una secondo me palpabile verità ossia che gli uomini, ragazze mie, sono creature semplici. Punto.<br />Occhio..con semplici non voglio dire superficiali, alla buona o con una qualsivoglia accezione negativa, oserei più accostare a "semplici" il termine "elementari" specialmente per l'approccio istintivo nel fare le cose normali di tutti i giorni.<br />Mi spiego..<br />Se una donna deve andare in palestra a sudare, poichè questo si fa in soldoni in palestra, sicuramente perderà almeno 6-7 minuti del suo tempo a pensare a cosa indossare. E via a pensare ai calzoni che stanno meglio, alla maglietta che si abbina meglio, ai capelli..sciolti, legati, con le mollette, con il cerchietto, ma poi si vede che son sporchi, ma poi lunghi mi dan fastidio ecc ecc ecc.<br />Insomma, per una semplice sudata (e sottolineo la parola semplice :P) ci sono tutta una serie di sovrastrutture mentali che nel 90% dei casi del mondo femminile partono in automatico.<br />L' uomo invece, se è uno di quegli uomini un po fighetti ci pensa su due minuti, e se non fa parte di quella schiera azzera i pensieri in merito, apre l'armadio, prende il borsone e infila le prime cose che l'armadio gli offre, chiude, sale in macchina e bon, fatto! Tempo impiegato: 5 minuti.<br />E noi siamo ancora li a scegliere i calzoni rossi o blu XD<br /><br />Per quanto riguarda poi le dinamiche relazionali tra uomo e donna è ancor piu basilare (per un felice uso e consumo) ricordarsi che pure qui, nonostante gli ovvi caratteri diversi e personali di ogni donzellO, sono e restano creature semplici.<br />Si offre come esempio calzante la regola che apre l'elenco del suddetto "manuale maschile", recita così:<br /><br /><span style="font-style: italic;">Le tette sono fatte per essere guardate ed è per questo che lo facciamo. Non c'è modo di modificare questo comportamento</span><br /><br />...e per fortuna!!! Dico io! Anche perchè..ste tette, chi più chi meno, noi donne le abbiamo per un motivo no? E chi non le ha non si deve preoccupare affatto visto che da sempre c'è il partito "Pro lato A" e il partito "Pro lato B"..e se poi una sta discretamente sia in A che in B sta proprio a cavallo ;) ma tranquille, c' è un buon margine di manovra per tutte, ma proprio tutte tutte XD<br />Infine una piccola considerazione antropologica pro-ometti e non solo: quale è una delle prime cose che vede e tocca un essere umano? ..eggià! :D<br />Per cui...qualunque tipo di uomo guarderà una figa passare, ammettetelo, è normale!<br />Da qui poi influirà il carattere (non voglio certo fare di tutta un'erba un fascio :P) e ci sarà quello che commenta, quello che con morosa gelosa a fianco userà tutta la sua razionalità per far finta di nulla, quello che si gira anche, quello che invertirà la rotta istantaneamente, quello che pur essendo da solo farà l' indifferente ...ovviamente dopo averla notata. Semplice no?<br />È come chiedere al cane di non battezzare tutti gli alberi del circondario o chiedere a una donna che si sta preparando per una gran serata di metterci meno di 15 minuti ;) Difficile..molto. XD<br /><br />L'approccio complicato, sovrastrutturato non viene loro in maniera istintiva. È sicuramente più essenziale il mondo delle idee degli uomini..chiaro che poi a seconda del personaggio in questione tutto si può complicare ma è una fase successiva ed è esattamente il contrario di quello che spesso accade a noi femminucce. Definirmi femminuccia mi fa un po specie..ma comunque.. :D<br />Ogni cacchiatina per noi parte potenzialmente con un groviglio (ma, se, però, siccome, lui, lei, tizio caio, e poi, perchè e via discorrendo) ma nonostante e/o grazie a ciò che poi siamo diventate bravissime a fare 100 cose insieme e a sciogliere all'occorrenza ogni nodo della matassa. Modestamente..The best! :D<br />Un uomo semplicemente e anche fortunatamente fa quello che gli sembra piu congeniale e bon quindi..come recita una delle regole d'oro iniziali: "Se prude, grattatevi. Noi facciamo così." :D<br /><br />A dimenticavo!<br /><span style="font-style: italic;">"Sottoponeteci un problema solo se vi serve aiuto per risolverlo. Serviamo a questo. Per la solidarietà ci sono le vostre amiche.</span>"<br />O qualche altro uomo ben disposto XD chissà...ghghgh<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /></div></div>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-52084191337084187552010-10-01T19:03:00.003+02:002010-10-02T19:05:05.108+02:00Ogni musica ha la sua faccia<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcKcm4ZdzoF3RtgKUW57kwlzbvvuBB1W3uk0GCHfC-dat0TXYhjNR0Os8logibTj2sX3ZH66_mMy4163Ulu1klie1Mz4gBbeuxulTlYRVd_J0UbHmpuxH7XGB6Tl38Db15KnotVyyqke4z/s1600/The_Presidents_of_the_United_States_of_America-The_Presidents_of_the_United_States_of_America.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 301px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcKcm4ZdzoF3RtgKUW57kwlzbvvuBB1W3uk0GCHfC-dat0TXYhjNR0Os8logibTj2sX3ZH66_mMy4163Ulu1klie1Mz4gBbeuxulTlYRVd_J0UbHmpuxH7XGB6Tl38Db15KnotVyyqke4z/s320/The_Presidents_of_the_United_States_of_America-The_Presidents_of_the_United_States_of_America.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5523124177701209026" border="0" /></a><br /><br />C'era una volta un regalo, un compleanno ed una esplicita richiesta: "Mi regali l'album dei The Presidents of the Usa?". Se la memoria non mi inganna era tipo dodici/tredici anni fa (però! :O) e sapendo a malapena chi fossero mi diressi al caro "Plastic" e lo ordinai.<br />Il mio bel cd tra le mani, un bel pacchetto e via il gioco è fatto: il gruppo e "Peaches" entrarono in quel cassettino della memoria in cui a una canzone corrisponde un volto e, per dovere di cronaca, nello stesso cassettino poi entrò anche qualsiasi cosa di Lou Reed. Ciao Francesco, eh!<br /><br />C'era una volta la "Dimar", negozio di musica in pieno centro dove ora c'è "Mondadori", in bella mostra in vetrina l'ultimo singolo dei R.E.M. "Daysleeper", un gruppo di adolescenti a zonzo e io che mi fermo ad ammirare quella custodia sottilissima con la faccia di Stipe metà blu e metà verde: lo voglio..eccome se lo voglio. Puntuale, ma non espressamente chiesto, grazie a particolari affinità elettive, sulle quali si dibatterà per anni, lo avrò di li a poco. Ancora una volta appare il binomio "una canzone - un volto". Il cassetto appartenente a questo volto si è riempito esageratamente negli anni e al titolare devo buona parte della mia cultura o sottocultura, a seconda dei gusti, musicale. Facendo una summa escono prepotentemente da li gli album "Amnesiac" e "Kid A" dei Radiohead e "Puzzle" dei Biffy Clyro.<br /><br />Tra giri in macchina in una Rover bordeaux e chiacchierate seduti su marciapiedi ecco che appaiono Smashing Pumpkins e P.O.D. Considerato il video di "Alive, direi che a noi è andata molto ma moooooolto piu liscia! :D<br /><br />Nuovo paragrafo e nuovo cassettino dedicato ai Placebo e a un <a href="http://luben.splinder.com/">giornalista</a> che divide lo spazio canzone- volto riguardante i Dream Theater assieme al mio fratellone, da bravi coinquilini.<br /><br />Passano gli anni e passano i tempi, le tecnologie si aggiornano e anche il modo di stare assieme.<br />Un pc, una chat e per merito, ammettiamolo, del filtro di uno schermo e di centinaia di chilometri mi viene inviata una canzone. "Mai sentito questi?" è la frase che la finestrella di MSN mostra mentre il programma fa il suo sporco dovere di download. È una cover di Bette Midler, una canzone mielosissima che credo abbia avuto la forza di essermi inviata in dedica solo perchè camuffata sotto un profondo strato di Powerone Metal: Sonata Arctica, "The wind beneath my wings". Questo cassetto contiene tutto ciò che il metal piu cazzaro, fantasioso, epico, sognante, da suicidio uditivo ha potuto produrre fin'ora, facendo di quella cover di doppia cassa vestita una canzone spartiacque anche nella vita privata. Ohibò!<br /><br />Che dite di volare ora un po nell'est Europa, magari dalle parti della Russia? Fa freddo si..anche se alcune valli del trentino secondo me se la battono..uhm..<br />'Mea sponte' probabilmente non mi sarebbe mai venuto in mente..eppure l'ennesimo fondamentale ripostiglio è stato ormai acquistato. Il suo proprietario odora di monti, funghi, birra e tabacco dell' Alto Adige, di Ichnusa e nuovamente tabacco sardo..il tabacco c'è sempre :P ; a lui appartengono Tracktor Bowling, Slot, Amatory e Slayer..che russi non sono ma sono ugualmente e indiscutibilmente suoi. Thanks a lot.<br /><br />Così come senza ritegno e pudore affermo che "All that i want" dei Backstreet Boys è un tuffo nelle risate sguaiate e nonsense degli ultimi anni del liceo, essì.<br />Un faccione legato a quest'ultimo pezzo s'è sposato questa estate...uhm...azz! Paura!<br />e poi...doh..perché proprio i Backstreet Boys chetto!?!? :D<br /><br />"<span class="testo">You are my fire<br />the one desire<br />believe when I say<br />I want it that way.."<br /><br />che c*lo! :)<br /></span><h1 id="watch-headline-title"><span id="eow-title" class="" dir="ltr" title="Sonata Arctica - The Wind Beneath My Wings"><br /></span></h1><h3 class="r"><a href="http://www.google.com/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBsQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.smashingpumpkins.com%2F&rct=j&q=smashing%20pumpkins&ei=Tv-lTN7bCceUOo7YyKkC&usg=AFQjCNEIMHuRuRZAde3L4-RyQBF6U1RW2Q&sig2=codjCtJ8_LvVaxAwo5CTBQ&cad=rja" class="l noline"><em><em><br /></em></em></a></h3>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-8482298803472243162010-09-28T21:36:00.007+02:002010-10-02T19:02:12.774+02:00"Solo" una cena"Ricordi quel mio compagno di Roma, vicino Roma..dalle parti di Terni, che era venuto qua con la famiglia in vacanza anni fa? Era un mio amico al militare..".<br />"Be babbo..chi se lo ricorda" abbozzo mentre azzanno un boccone di merluzzo. "Ma quanto tempo fa?". "Avrai avuto tre o quattro anni.." ribatte lui versandosi un bicchiere di vino rosso. Inutile dire che non ho proprio idea di chi stia parlando ma lo lascio proseguire.<br />"L'altra sera mi è venuto in mente e domenica ho cercato il suo numero sull'elenco, gli ho telefonato".<br />"Che hai fatto?" la mia voce si fa quasi stridula: "ma da quanto non lo sentivi?".<br />"Più o meno vent'anni direi", lo sguardo di mio padre si fa per un attimo cupo. Io non colgo li per li o non capisco: " Quindi?".<br />"Quindi gli ho telefonato e mi ha risposto la moglie a cui ho detto di essere Giorgio da Pesaro" tutti a tavola ci fermiamo, sospesi, solo noi tre in una bolla, una nicchia spazio temporale che poi esplode: "mi ha riconosciuto subito e quasi le si è strozzata la voce in gola. Mi ha detto che è morto, due anni fa sotto Natale, e che se fosse riuscito a guarirsi gli sarebbe piaciuto tornare a Pesaro al mare. È per quello che nonostante gli anni trascorsi mi ha riconosciuto subito".<br />Non ce l'ha fatta e ne è seguita una telefonata revival di parecchie decine di minuti, ma è quasi incredibile come certi legami nonostante la distanza, il tempo e l'assoluta mancanza di logica siano semplicemente destinati a essere, a lasciare un segno.<br />Ancora una volta inoltre mi accorgo di come mio padre sia un uomo dotato di uscite quantomeno originali.Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-51606589350763668132010-09-27T11:59:00.004+02:002010-10-02T19:01:15.338+02:00Go home<div style="text-align: center;">Qualche ora e si torna a casa<br /><br /></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJLrnIu88z4vy9uZLjngWjNSXsqVl8p0FZnFpIH_t4F50yowx3R2GX5m3Jd2xaAGL4hAlL6ueHnIZKiOpNioz2nwMfPiMTwkz4mFlsiX2_QjP0maL0f-oswK47SXqPuNFjZ2nPFudhAIRk/s1600/viaggio1.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px; height: 78px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJLrnIu88z4vy9uZLjngWjNSXsqVl8p0FZnFpIH_t4F50yowx3R2GX5m3Jd2xaAGL4hAlL6ueHnIZKiOpNioz2nwMfPiMTwkz4mFlsiX2_QjP0maL0f-oswK47SXqPuNFjZ2nPFudhAIRk/s320/viaggio1.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5521531717603390674" border="0" /></a>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-19426973343248989622010-09-25T18:16:00.008+02:002010-10-02T19:00:32.639+02:00Di un pomeriggio<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.direttanews.it/wp-content/uploads/colosseo.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 305px; height: 229px;" src="http://www.direttanews.it/wp-content/uploads/colosseo.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Ogni volta che torno nella capitale l'essere umano mi sorprende.<br />Ammetto che tutto ciò sorprende anche me che non vivo proprio in un paesello sperduto, dove becchi l'estraneo al primo colpo d'occhio.<br />La metro, ma soprattutto l'autobus, offrono scorci d'umanità bislacca, nel migliore dei casi originale e nel peggiore carichi di una palpabile sensazione di generale indifferenza.<br />Ore 16:00 circa, a ridosso del Colosseo stiamo cercando un qualsiasi bar abbordabile per una ricarica di caffeina, si apre un grosso portone qualche passo avanti a noi e ne esce una signora sicuramente con qualche problema, un abbozzo di vestiario, capelli corti confusi, si mette a urlare e a fare qualche suono gutturale. Il tempo di uno sguardo, di un paio di domande tra me e me, tra me e chi è con me ma nulla, già le siamo passati davanti come se nulla fosse.. appunto, come nulla fosse..<br />Susseguono, molto riassumendo: un tizio barcollante che non vede lo scalino sul marciapiede sul quale sto camminando, furiosi trombettisti d'auto, gente tirata da gran sera che fa lo slalom sui sampietrini, gruppo di giapponesi con una media di 2 Nikon al collo, una bestemmia per un parcheggio, graziosi ragazzotti che rullano a Colle Oppio e un'ora dopo, in un autobus, un signore con uno di quei carrelli in stoffa e rotelline per la spesa con dentro un giochino o chissà cosa che per tutto il viaggio suona a intervalli regolari "Per Elisa".<br />Ah, dimenticavo..nell'autobus anche una tipa con pantaloni blu elettrico e una canotta a scacchettini bianchi e rossi, esattamente come le tovaglie da osterie e con un animale non ben identificato sul davanti che al quarto inizio di Beethoven alza gli occhi al cielo: io, in un ordinario pomeriggio romano.Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-793229001953615992.post-9885410743121784052010-09-23T17:06:00.007+02:002010-10-02T19:11:23.647+02:00Come una pugnalata<style type="text/css">p { margin-bottom: 0.21cm; }</style> <p style="margin-bottom: 0cm;">Mi sveglio, la radiosveglia mi dice che è ancora presto e via che rimango a sonnecchiare un'altra mezzora: nulla di più normale, tutto regolare. Solito e pulito. </p> <p style="margin-bottom: 0cm;">Accendo il pc già prima di svoltare a sinistra per il bagno, è come un rito ormai e magari qualcuno dirà che è un'ossessione, pazienza.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;">Insomma, a farla breve, una mattina come un'altra, un giovedi tranquillo.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;">E invece no e la cosa bella è che non so neppure perché poi ha preso tutta un'altra piega, tanto che non ricordo piu neppure come ci sono arrivata, tra un clic e un morso al cornetto, a leggere di gente che si è trasferita in Svezia.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;">Che botta!</p> <p style="margin-bottom: 0cm;">Per le 11 ero già immersa nella forsennata lettura di <a href="http://onewaytosweden.blogspot.com/">Silvia e Gabriele</a>, lei medico e lui metereologo, che han salutato il bel paese e se ne sono andati a Norrköping. Scorro, clicco, guardo le date, leggo della burocrazia, delle ansie e delle gioie..mi pare quasi di essere li o come se stessi vedendo un film in tv, uguale. Apro i commenti, c'è davvero un sacco di roba, un sacco di gente che si complimenta della scelta,<a href="http://gattosolitario.splinder.com/"> intrusi che man mano diventano “amici”</a> che dispensano consigli e che danno il loro piccolo, virtuale contributo e in un paio d'ore, letteralmente volate, mi accorgo che c'è uno stuolo di giovani Italiani là fuori, in Svezia... e questo non è più solo virtuale, è Reale.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;">Non che non lo sapessi che la gente viaggia, si sposta e si trasferisce ma oggi riscoprirlo è stato come riscoprire me qualche anno fa e la prima domanda, a suo modo terribile, è stata: “Be? Che fine hai fatto?”. Confesso che ci ho messo un po a elaborare il lutto e tornare a dirmi che son sempre io e che posso sempre farlo.</p> <p style="margin-bottom: 0cm;">Se lo han fatto loro, perchè non io? Chissà, giusto?</p><p style="margin-bottom: 0cm;">Ci vogliono le “palle”, scusate il francesismo, ci vogliono..ci vuole..che ci vuole?</p>Ottolahttp://www.blogger.com/profile/02352127124634688414noreply@blogger.com0